martedì 24 aprile 2012

ENERGIA ELETTRICA, IL FUTURO VIENE DALLO SPAZIO

Il futuro dell’energia viene dallo spazio?
Scenario fantascientifico oggi, ma è letteralmente solo guardando la luna e non il dito che si può pensare di realizzare quei salti quantici a livello di tecnologia capaci di cambiare il mondo.
Addirittura, un team della Washington State University, in un recente studio apparso sull’International Journal of Astrobiology, stima che, realizzando un satellite che utilizzi il vento solare per generare energia, si potrebbe soddisfare un multiplo di tutto il fabbisogno energetico terrestre.

E’ bene ricordare che il vento solare (nella foto) non è da intendersi come quello terrestre, catturabile tramite pale rotanti, ma consiste un flusso continuo di particelle provenienti dal Sole, in prevalenza protoni ed elettroni, che, sfuggite alla gravitazione del sole, si diffondono su tutto il sistema solare alla velocità di centinaia di km al secondo: il satellite in parola, dunque, userebbe un filo di rame caricato elettronicamente per catturare gli elettroni e produrre energia elettrica.
Il principale problema pratico, come in tutti gli altri progetti “spaziali” di generazione energia elettrica, è dato dalla trasmissione di tutta questa energia catturata verso la terra: nel progetto in questione si parla di un raggio laser che trasmetterebbe l’energia verso il nostro pianeta, ma è bene ricordare che allo stato attuale, anche i raggi laser più fini perderebbero gran parte della loro energia nel tragitto verso la terra.
Imprescindibile, dunque, risulterebbe realizzare raggi laser infinitesimamente più focalizzati di quelli esistenti.
Produrre energia solare catturandola dallo spazio però non è certo un’idea nuova e tantomeno una prerogativa esclusiva degli americani: già lo scorso autunno il Governatore della California Arnold Schwarzenegger aveva dato il via libera ad un progetto in partnership con la Pacific Electric, per mettere in orbita il primo impianto solare spaziale a 36.000 miglia sopra la Terra, un progetto che se tutto va bene vedrà la luce nel 2020.
Ma è dal Giappone che giunge la notizia del piano più ambizioso: lo scorso gennaio la Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA) aveva reso nota la formazione di un consorzio insieme ai principali conglomerati dell’industria giapponese quali Mitsubishi, NEC, Fujitsu, Shimuzu e Sharp, che si sarebbe occupato di sviluppare un progetto mirato a generare energia solare catturandola dallo spazio.
L’idea è in estrema sintesi quella di catturare energia solare nello spazio tappezzando la Luna di pannelli solari, un’idea che ha l’ulteriore vantaggio dato dal fatto che il satellite del nostro pianeta rivolge sempre la stessa faccia alla Terra, potendo quindi mandare costantemente flussi di elettricità verso il nostro pianeta, sotto forma di laser o microonde.

Anche qui le incognite non mancano: tecnologiche (efficienza nella trasmissione dell’energia elettrica verso la terra), ambientali (non va dimenticata neanche l’energia bruciata per la propulsione necessaria a immettere in orbita megastrutture) e finanziarie, visto i faraonici investimenti necessari per simili imprese.
In ogni caso, è solo un bene che vengano esplorate anche queste strade.

venerdì 20 aprile 2012

UN PO' DI STORIA

GENERATORE di CORRENTE di PIXII 1833

Nel 1832 si sapeva che la rotazione di una calamita vicino ad una bobina avrebbe generato una tensione ai capi di essa. Non ha importanza se a girare fossero i magneti o le bobine. Vennero adottati entrambi i metodi.
Il modello del generatore di Pixii era azionato a mano. Ampere aveva consigliato Pixii di mettere un commutatore per convertire la corrente alternata in corrente continua. La corrente alternata causava problemi di riscaldamento dei nuclei megnetici massicci a causa delle correnti parassite. In figura è rappresentato il modello del 1833.





GENERATORE di CORRENTE di CLARKE 1834

Il primo a costruire su scala commerciale dei generatori elettrici fu E.M.Clarke che nel 1830 era fabbricante di strumenti scientifici a Londra. I suoi primi modelli erano destinati ai laboratori scientifici che avevano bisogno di tensioni più alte di quelle fornite dalle batterie chimiche.
In quegli anni si pensava che le macchine magnetoelettriche avessero proprietà terapeutiche. Nessuna meraviglia quindi se questi apparecchi vennero costruiti su vasta scala sia da Clarke che da altri.
Il paziente impugnava due manopole metalliche e la quantità di corrente elettrica veniva regolata con la velocità della manovella.





GENERATORE di CORRENTE di STOEHRER 1834

Le macchine di Stoehrer di Lipsia avevano 3 magneti a ferro di cavallo collocati in modo da funzionare con un indotto a sei poli. Un generatore di questo tipo è esposto allo Science Museum di Londra. Nel 1846 erano state gettate le basi per la costruzione di generatori più grandi. Doveva ancora aumentare il rendimento elettrico per giustificare l'accoppiamento dei generatori con una macchina a vapore.

DINAMO di GRAMME 1870

Zenobe Thèophile Gramme viene riconosciuto come il costruttore della prima dinamo di dimensioni pratiche capace di produrre una vera corrente continua.
Nel suo primo generatore del 1870 usò un nucleo di fili di ferro dolce isolati con bitume per ridurre le correnti parassite.
Il successo della macchina di Gramme fu immediato e fu usata per diverse applicazioni come l'illuminazione dei fari, la galvanostegia e l'illuminazione delle fabbriche. Le dinamo di Gramme erano azionate da macchine a vapore.

lunedì 16 aprile 2012

RISPARMIARE E SPENDERE MENO CON LE BOLLETTE?? SI PUO'!!!!!!!

Eccovi alcuni accorgimenti per poter risparmiare decine e decine di euro annui sulle bollette:

Abbassare la temperatura di notte, o quando a casa non c`è nessuno, aiuta a ridurre fino al 15% la nostra bolletta.
Evitare di lasciare le finestre accostate a lungo: una tal dispersione di calore può provocare l’emissione di quasi una tonnellata di CO2.
Posizionare il frigorifero e il congelatore lontano da boiler o fornelli, oppure in locali generalmente surriscaldati, aiuta ad evitare di sprecare il doppio dell’energia normale.
Frigorifero e congelatore sono preferibilmente da sostituire con apparecchi A+ oppure sono da sbrinare di frequente.
Non regolare il frigorifero al massimo: si rischia di consumare maggiore energia e di non riuscire a conservare i cibi più a lungo.
Non riporre cibi ancora caldi o tiepidi in frigo.
Controllare che l’acqua non sia troppo calda: è inutile regolare il boiler oltre il 60%. Lo stesso vale per l’acqua del riscaldamento.
Passare dalle lampadine normali a quelle a risparmio energetico permette di ridurre il consumo di energia di oltre il 75%. Certo, queste lampadine costano di più, ma l’investimento verrà più che compensato perchè vi aiuterà a ridurre la bolletta della luce.
Usare gli elettrodomestici con intelligenza: usare la lavatrice o la lavastoviglie solo quando sono piene, riflettere sul programma da impostare, utilizzare l’asciugabiancheria solo se strettamente necessario.
Seguono altri curiosi accorgimenti casalinghi:
Spegnere cinque lampade nei corridoi e nelle stanze di casa quando non servono può farci risparmiare circa 60 euro all’anno.
Spegnere anche il computer nel nostro ufficio. (Possibilmente non durante il lavoro!)
Staccare il caricatore del cellulare dalla presa elettrica quando non lo utilizziamo.
Non lasciare gli elettrodomestici in “standby”: spegnere completamente gli apparecchi elettronici, i computer, i modem, ecc. Questo accorgimento può farci risparmiare ben 100 euro all’anno di bolletta!
Chiudere il rubinetto mentre ci laviamo i denti, e fare la doccia invece del bagno. Infatti, facendo un bagno si consuma fino al quadruplo di acqua in più che facendo una doccia di media durata.
Passare all’elettricità ‘verde’. Approfittare del mercato per scegliere i fornitori che offrono energia pulita e una maggiore qualità.
Prendete nota di questi saggi consigli e divertitevi a consultare le pagine dell’Unione europea dedicate al cambiamento climatico e iniziate ad allenarvi a ridurre i costi in bolletta per salvare l’ambiente.

mercoledì 4 aprile 2012

OMAC, E' PRONTO IL NUOVO GIOIELLO

"GRB 3eco" è il nome del nuovo gioiellino di casa: 3 kva in cosphy 1 (3 kw) monofase motorizzato Subaru.
Il motore, molto generoso, da 6 hp rende molto affidabile questo 3 kw minimalista. Studiato per buttare sul mercato un prodotto superprofessionale ad un prezzo supercompetitivo e per andare a contrastare il mercato parallelo d'importazione con macchine che a livello qualitativo non si avvicinano minimamente ai modelli da noi prodotti. Avviamento manuale, non presenta telaio che ingombra. Il peso si aggira sui 32 kg. Visita il nostro sito per scheda tecnica e prezzo.
 www.generatori-corrente.it