giovedì 28 marzo 2013

LA BOLLETTA SPIEGATA

grafico


I servizi di vendita
Sono la principale voce di costo della bolletta dell'utente domestico tipo (con consumi annui pari a 2700 kWh e potenza pari a 3 kW) residente e servito in maggior tutela. Comprendono tutti i servizi e le attività svolte dal fornitore per acquistare e rivendere l'energia elettrica ai clienti. Sono suddivisi in tre principali voci di spesa:
  • prezzo dell'energia
  • prezzo commercializzazione e vendita
  • prezzo del dispacciamento
Il prezzo dell'energia corrisponde al costo per l'acquisto dell'energia elettrica, comprensivo delle perdite sulle reti di trasmissione e di distribuzione.
I clienti che dopo il 1° luglio 2007 hanno cambiato fornitore passando al mercato libero, pagano i servizi di vendita in base alla soluzione commerciale scelta. Per coloro che non hanno cambiato fornitore e usufruiscono del servizio di maggior tutela, è l'Autorità a fissare e aggiornare il "prezzo energia" (PE) ogni tre mesi, con una metodologia che tiene conto di quanto speso dall'Acquirente Unico (l'organismo incaricato degli acquisti per i clienti in maggior tutela) per approvvigionarsi sul mercato all'ingrosso, fino al momento dell'aggiornamento trimestrale, e delle stime su quanto prevede di spendere nei mesi successivi.

Il prezzo di commercializzazione e vendita si riferisce alle spese che le società di vendita sostengono per rifornire i loro clienti. Per i clienti serviti in maggior tutela questa voce viene fissata dall'Autorità sulla base dei costi sostenuti mediamente da un operatore del mercato libero

Il prezzo del dispacciamento si riferisce alle attività per il mantenimento in costante equilibrio del sistema elettrico. Il dispacciamento assicura che ad ogni quantitativo di elettricità prelevato dalla rete per soddisfare i consumi, corrisponda un quantitativo uguale immesso dagli impianti produttivi. I clienti in maggior tutela pagano per questo servizio in proporzione ai consumi, secondo un valore aggiornato ogni tre mesi dall'Autorità; nei contratti di mercato libero può essere previsto diversamente.
I servizi di rete
I servizi di rete sono le attività di trasporto dell'energia elettrica sulle reti di trasmissione nazionali, di distribuzione locale e comprendono la gestione del contatore. Per i servizi di rete non si paga un prezzo (come per l'energia) ma una tariffa fissata dall'Autorità sulla base di precisi indicatori, con criteri uniformi su tutto il territorio nazionale, tenendo conto dell'inflazione, degli investimenti realizzati e degli obiettivi di recupero di efficienza.
La differenza fra servizi di vendita e servizi di rete è sostanziale. Infatti, è sui servizi di vendita che si gioca la concorrenza e quindi la possibilità di risparmiare a seconda delle offerte commerciali dei diversi fornitori sul mercato libero. Sui servizi di rete, invece, non c'è concorrenza perché il trasporto e la distribuzione dell'energia avvengono attraverso infrastrutture che non possono essere replicate e che vengono utilizzate da tutti i fornitori per servire tutti i consumatori
All'interno dei servizi di rete, si pagano gli oneri generali di sistema che vengono dettagliati in bolletta in modo puntuale una volta l'anno per ragioni di semplificazione. Servono per pagare oneri introdotti da diverse leggi e decreti ministeriali (tra questi, i più rilevanti sono il decreto legislativo n. 79/99, il decreto del 26 gennaio 2000 del Ministro dell'industria e le leggi n. 83/03 e n. 368/03).
In ordine di incidenza sulla bolletta sono:
  • incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate (componente A3)
  • promozione dell'efficienza energetica (componente UC7)
  • oneri per la messa in sicurezza del nucleare e compensazioni territoriali (componenti A2 e MCT).
  • regimi tariffari speciali per la società Ferrovie dello Stato (componente A4)
  • compensazioni per le imprese elettriche minori (componente UC4)
  • sostegno alla ricerca di sistema (componente A5),
  • copertura del bonus elettrico (componente As),
Il denaro raccolto per queste componenti viene trasferito alla Cassa conguaglio per il settore elettrico in un apposito Conto di gestione il cui utilizzo e gestione sono disciplinati dall'Autorità.
Fanno eccezione la componente A3, il cui gettito affluisce per circa il 98% direttamente al Gestore dei Servizi Elettrici (GSE) e la componente As (bonus elettrico).
Le imposte
Con la bolletta dell'energia elettrica si pagano: l'imposta nazionale erariale di consumo (accisa) e l'Iimposta sul valore aggiunto (IVA)
  • L'accisa si applica alla quantità di energia consumata indipendentemente dal contratto o dal venditore scelto. I clienti domestici con consumi fino a 1800 kWh godono di un'agevolazione per la fornitura nell'abitazione di residenza anagrafica a riduzione di questa imposta.
  • L'IVA si applica sul costo totale della bolletta (servizi di vendita+servizi di rete+accise). Attualmente l'IVA per i clienti domestici è pari al 10%; per i clienti con "usi diversi" è pari al 21%.




I Trimestre 2013

Nel I trimestre 2013, la spesa totale per l'energia elettrica di un

utente domestico tipo
famiglia residente con consumi pari a 2700 kWh/anno e potenza pari a 3 kW- servito in maggior tutela

risulta di
516 euro/anno

così ripartiti:



% della spesa totaleeuro/anno
(approssimati)
servizi di vendita54,25%280
prezzo dell'energia elettrica 'consegnata' al cliente finale

servizi di rete14,46%75
tariffe di trasporto, distribuzione e misura dell'energia elettrica

oneri di sistema17,98%93
  • incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate (componente A3)
    pari al 90.71% degli oneri di sistema, pari a oltre 84 euro anno.
    Di questi, 77 euro (il 92.6%) sono attribuibili alle fonti rinnovabili e il resto (il 7.3%) alle assimilate.
  • oneri per la messa in sicurezza del nucleare e compensazioni territoriali (componente A2 e MCT) pari a circa il 2,52% degli oneri di sistema, circa 2.3 euro/anno
  • promozione dell'efficienza energetica (componente UC7) pari al 3% degli oneri di sistema, pari a circa 2,7 euro/anno
  • regimi tariffari speciali per la società Ferrovie dello Stato (componente A4) pari a circa l'2,3% degli oneri di sistema, pari ad una spesa di 2,1 euro/anno
  • compensazioni per le imprese elettriche minori (componente UC4) pari al 0,9% degli oneri di sistema, pari a 0,85 euro/anno
    • sostegno alla ricerca di sistema (componente A5) pari a circa lo 0,34% degli oneri di sistema, pari a 0,32 euro/anno
    • copertura del bonus elettrico (componente As) a pari allo 0,20% degli oneri di sistema, pari a 0,19 euro/anno


    imposte nazionali13,3% 68

    martedì 22 gennaio 2013

    GRUPPI ELETTROGENI a COMANDO AUTOMATICO

    I gruppi elettrogeni forniti di quadri automatici che comandano l'avviamento automatico dei gruppi elettrogeni al mancare della tensione di rete o quando quest'ultima scende al di sotto del 75% del valore nominale, servono per non temere black out o cadute di tensione.

    L'avviamento dei gruppi viene ripetuto tre volte, qualora il motore non partisse al primo tentativo. Immediata inserzione dei gruppi sull' utenza quando il generatore ha raggiunto la sua tensione nominale e, al ritorno della rete, immediata inserzione della stessa sulla utenza, con arresto del gruppo.

    I circuiti operativi fanno capo ad un'unica scheda elettronica; tale sistema non richiede alcuna manutenzione e permette una notevole semplificazione delle operazioni di verifica o d' intervento in caso di guasto; la sostituzione della scheda richiede pochi minuti e può essere eseguita da personale non specializzato.

    I quadri sono completi di carica batteria automatico, strumentazione, controlli, allarmi e protezioni motore, telecommutazione rete-gruppo tetrapolare e interruttore automatico tetrapolare, prova settimanale automatica.


    venerdì 12 ottobre 2012

    SIMULATORE EFFICIENZA ENERGETICA       
    Il nuovo Simulatore per l'Efficienza Energetica di Future Energy ti permette, inserendo pochi semplici dati, di calcolare rapidamente la classe energetica in cui ricade la tua abitazione e verificare quali opere puoi effettuare per migliorare le prestazioni energetiche.
    I risultati sono solamente indicativi, sulla base dei dati da te forniti. Per avere dei dati più precisi, potrai poi trasmetterci tutte le informazioni per uno studio dettagliato, senza alcun impegno, della fattibilità delle opere di riqualificazione energetica.
    SIMULATORE EFFICIENZA ENERGETICA

    lunedì 27 agosto 2012

    MOBILE ENERGY, LA MICRO PALA EOLICA
    Può essereutile, in caso di escursione in montagna o in situazioni simili, per ricaricare il cellulare,il Gps oa propria videocamera
     
    Mobile Energy, questo il nome della turbina eolica più piccola mai costruita, che dà il via a un'altra categoria energetica: il micro eolico. Si tratta di una pala eolica in miniatura, predisposta anche per accumulare energia solare tramite appositi pannelli, in caso di assenza di vento.
    É un nuovo prototipo del designer Cheng Peng, lungo appena 50 centimetri e ripiegabile su se stesso, in modo da essere facilmente trasportabile in condizioni particolari, come una gita in bicicletta, o un'escursione in montagna di più giorni, studiato per poter ricaricare tranquillamente il proprio telefono cellulare, il proprio Gps o una videocamera.

    Il dispositivo, inoltre, con l'energia accumulata, può alimentare una lampada a led, già integrata nella struttura, in modo da fornire una luce di emergenza in condizioni sfavorevoli.
    L'unico interrogativo è questo: non sarà un oggetto troppo delicato? Oppure, il prezzo sarà proporzionato alle effettive prestazioni energetiche fornite? E ancora, come si fa, in caso di vento forte, ad ancorare un elemento così piccolo a terra, senza che venga spazzato via anch'esso?
    Forse solo i futuri 'fruitori' potranno dare risposta a questi quesiti.

    venerdì 20 luglio 2012

    CHI PEDALE VEDE IL TELEVISIORE....

    BROCKENHURST, Gran Bretagna — Una bicicletta nella stanza per generare energia elettrica, camino a legna e mobili costruiti rigorosamente con materiali riciclati. Sono solo alcune delle caratteristiche che rendono il Cottage Lodge una struttura ecocompatibile: si tratta di un bed and breakfast nel sud della Gran Bretagna che con il risparmio di energia e altre piccole accortezze aiuta l’ambiente.
    La struttura di Cottage Lodge è stata costruita nel 1650 a Brockenhurst, paese immerso nei boschi della contea dell’Hampshire nella Gran Bretagna meridionale. L’attuale proprietaria, Christina Simons ha impiegato quasi 8 anni per renderlo un bed and breakfast totalmente ecocompatibile. Per sua stessa ammissione durante la ristrutturazione ha seguito 3 linee guida: ridurre gli sprechi, minimizzare l’inquinamento e usare risorse che avessero il minor impatto ambientale possibile.
    L’hotel è quindi composto da mobili creati da materiali riciclati o da legno di rami caduti spontaneamente e raccolti nei boschi che circondano l’area in cui sorge. Nelle camere vi sono lampadine a basso consumo, pannelli solari e stufe a legna per riscaldare l’acqua, toilette a basso flusso per ridurre gli sprechi d’acqua, ma soprattutto una bicicletta.
    Quando gli ospiti pedalano l’energia si trasforma in corrente elettrica che fa funzionare la televisione. Un esercizio salutare e ad alto risparmio energetico che, a detta della signora Simons, è una delle caratteristiche più amate dai visitatori di Cottage Lodge.

    venerdì 6 luglio 2012

    CORRENTE CONTINUA vs CORRENTE ALTERNATA

    Corrente Continua:
    In una corrente continua gli elettroni fluiscono sempre nello stesso senso all'interno del circuito, quindi ruoteranno/circoleranno sempre nello stesso tempo. In molti dispositivi l'acronimo per indicare la corrente continua è DC (Direct Current), oppure si utilizza il simbolo di una linea continua(—) affiancata a tre linee più corte(---), per la corrente alternata si utilizza invece AC( alternating current) o il simbolo (~). In un sistema in corrente continua, a differenza di uno in alternata, è molto importante rispettare il verso della corrente, ovvero la polarità. Esiste infatti nelle batterie un polo positivo ed uno negativo, che devono essere correttamente collegati al carico. Per esempio, un motore in corrente continua, se alimentato al contrario ruota in senso inverso, a differenza di un motore in corrente alternata monofase. Molti circuiti elettronici se alimentati erroneamente possono guastarsi, in particolare se non sono protetti da un diodo antiinversione.
    La corrente continua può essere prodotta non solo con una dinamo, ma anche tramite un alternatore e quindi a partire da una corrente alternata (CA) con, a seguire, un processo di raddrizzamento, effettuato con diodi o ponti raddrizzatori. In realtà questi dispositivi eliminano la componente negativa della corrente alternata, producendo una corrente che non è ancora continua ma unidirezionale pulsante, ovvero composta idealmente da una corrente alternata sovrapposta ad una continua. Un condensatore successivo al raddrizzatore provvede a livellare il segnale, fornendo una corrente quanto più possibile vicino ad un valore continuo (vedi circuito RC).
    Viceversa, la conversione di una corrente continua in una alternata è molto più complessa, in particolare perché è necessario generare informazione relativa a forma d'onda, frequenza e fase. L'operazione è svolta da complessi dispositivi elettronici definiti inverter.
    La corrente continua è largamente usata a bassa tensione in elettronica, specialmente nelle apparecchiature alimentate con pile e batterie, che sono in grado di generare esclusivamente corrente continua. Per questo motivo è obbligatoriamente impiegata negli impianti elettrici delle automobili, dove viene accumulata in una batteria al piombo dopo essere stata generata dall'alternatore e trasformata in continua. È continua anche l'energia elettrica prodotta da pannelli fotovoltaici e pile a combustibile.
    La corrente continua fu adottata da Thomas Alva Edison verso la fine del XIX secolo agli inizi della distribuzione elettrica industriale. Successivamente però la tecnologia si è spostata verso la corrente alternata, inventata da Nikola Tesla, più conveniente per la trasmissione di energia elettrica a distanza.
    Oggigiorno la corrente continua è adottata in alcuni elettrodotti (HVDC), nei cavi sottomarini e nell'alimentazione ferroviaria in alcune nazioni.

    Corrente Alternata:
    La corrente alternata (CA o AC dall'inglese: Alternating Current) è una corrente, generalmente si intende una corrente elettrica, caratterizzata da una intensità variabile nel tempo.
    In Europa l'energia elettrica viene distribuita sotto forma di corrente alternata sinusoidale a frequenza costante di 50 Hz.
    L'utilizzo della corrente alternata deriva dal fatto che:
    • il trasporto (soprattutto su lunghe distanze) di elevate potenze elettriche è molto efficiente se effettuato ad elevate tensioni, queste ultime raggiungibili abbastanza facilmente con l'utilizzo di trasformatori
    • gli alternatori sono costruttivamente più semplici e hanno rendimento più elevato rispetto alle dinamo
    • in corrente continua non è possibile sfruttare i vantaggi di un sistema trifase

    Quasi tutti gli apparecchi utilizzatori elettronici funzionano in corrente continua ma questa può essere ottenuta, dalla corrente alternata, mediante un semplice raddrizzatore.
    Per contro dalla corrente continua è possibile ottenere corrente elettrica alternata, generata in opportuni parametri di frequenza, forma d'onda e tensione mediante dispositivi detti inverter. La corrente alternata assume fondamentale importanza poiché con essa si intende e spesso si sottointende la corrente in regime sinusoidale.
    Alle origini dell'impiego industriale dell'energia elettrica nel XIX secolo fu utilizzata la corrente continua, che offriva il vantaggio di potere essere accumulata in batterie.
    La corrente alternata, la cui importanza era sostenuta dalla fazione comprendente Nikola Tesla (ideatore) e George Westinghouse (dirigente di centrali elettriche, che decise di dare fiducia a Tesla il quale convertì la grande centrale delle cascate del Niagara in alternata), è indispensabile per l'impiego del trasformatore, il quale consente di trasmettere a grande distanza l'elettricità e con piccole perdite se effettuata a elevate tensioni, raggiungendo dunque notevoli economie di scala. Inoltre i motori elettrici in corrente alternata sono più affidabili ed efficienti di quelli in continua.
    Attualmente nel mondo l'energia elettrica alternata è distribuita in due frequenze, 50 Hz (Europa, Asia, Africa) e 60 Hz (Stati Uniti e America in generale, parte del Giappone) e diverse tensioni (vedi standard elettrici nel mondo).

    giovedì 14 giugno 2012

    ENERGIA EOLICA....

    L'energia eolica è l'energia ottenuta dal vento ovvero il prodotto della conversione dell' energia cinetica ottenuta dalle correnti d'aria in altre forme di energia (elettrica o meccanica). Oggi viene per lo più convertita in energia elettrica tramite una centrale eolica, mentre in passato l'energia del vento veniva utilizzata immediatamente sul posto come energia motrice per applicazioni industriali e pre-industriali (come ad esempio nei mulini a vento. Di fatto è stata la prima forma di energia rinnovabile, assieme a quella idraulica, scoperta dall'uomo dopo il fuoco (si pensi alla vela delle navi) ed una tra quelle a sostegno della cosiddetta economia verde nella società moderna. Le applicazioni più tipiche sono i parchi eolici sebbene possa essere sfruttata anche in installazioni stand-alone su piccola scala.
    I generatori eolici a partire dal 1985 hanno migliorato drasticamente il rendimento, dimensioni e costi. Tali generatori sono riusciti a passare da una produzione di pochi kilowatt di potenza a punte di 3 megawatt per i più efficienti e una potenza installata tipica di mercato pari a circa 1,5 MW, con una velocità del vento minima di 3-4 m/s.
    Un generatore sia ad asse verticale che orizzontale richiede una velocità minima del vento (cut-in) di 3–5 m/s ed eroga la potenza di progetto ad una velocità del vento di 12–14 m/s. Ad elevate velocità (20–25 m/s, velocità di cut-off) l'aerogeneratore viene bloccato dal sistema frenante per ragioni di sicurezza. Il bloccaggio può avvenire con freni che bloccano il rotore o con metodi che si basano sul fenomeno dello stallo e "nascondono le pale al vento".
    Esistono anche generatori a pale mobili che seguono l'inclinazione del vento, mantenendo costante la quantità di elettricità prodotta dall'aerogeneratore, e a doppia elica, per raddoppiare la potenza elettrica prodotta. I generatori eolici possono essere silenziosi; il problema principale è la dimensione delle pale e la mancanza di generatori a micropale non visibili a occhio nudo che risolverebbero l'impatto negativo sul paesaggio.
    I giri al minuto del rotore dell'aerogeneratore sono molto variabili, come lo è la velocità del vento; in genere si utilizzano delle scatole d'ingranaggi (planetari) per aumentare e rendere costante la velocità del rotore della dinamo e per permettere un avvio più facile con venti deboli.
    La frequenza immessa nella rete deve essere costante a 50 hertz in Europa (in America sono 60 Hz), perciò i rotori della dinamo vengono collegati a una serie di inverter prima di immettere l'energia in rete. La cinematica del generatore eolico è caratterizzata da bassi attriti, moderato surriscaldamento che necessita di un sistema di refrigeranti (olio oppure acqua che disperdono il calore grazie a radiatori) e un costo di manutenzione relativamente basso (pressoché nullo soprattutto per il magnetoeolico).
    I principali produttori mondiali di aerogeneratori sono aziende americane, cinesi, danesi, tedesche e spagnole. Sono circa 26 le aziende che producono gli aerogeneratori.